Stefania Laccu: “Quando dipingo, lo faccio per tutto il giorno, così quando vado a dormire e chiudo gli occhi, mi si presentano frammenti di immagini del dipinto al quale sto lavorando, e proprio quei frammenti si trasformano, creando nuove possibilità per dipinti futuri

 

By Marco Crispano

Come e perché hai iniziato il tuo percorso nell’arte?
Da quando ho memoria ricordo di aver sempre disegnato, perciò il percorso che ho fatto è stato il frutto di un’evoluzione naturale del mio desiderio di esprimermi e conoscermi, caratterizzato da una forte spinta interiore verso “il fare”.
Ho iniziato sin da piccola dunque, prima con il disegno e poi con la pittura, studiando al Liceo Artistico della mia città, Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari. Li ho avuto la fortuna di avere maestri artisti che mi hanno insegnato a guardare il mondo e a utilizzare le tecniche tradizionali per cercare di catturare la mia visione di esso.
La mia formazione artistica ha proseguito all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove ho avuto il privilegio di studiare tecniche pittoriche con il Professore e artista Moreno Bondi. Dopo il primo anno di accademia mi sono trasferita a Firenze, dove ho proseguito il mio percorso di formazione in Pittura con il Professore e artista Andrea Granchi. Durante i miei studi presso l’accademia di Firenze, complice forse la vicinanza con la città di Carrara e la sua cultura storica del marmo, ho sviluppato una passione per la scultura tradizionale e i suoi materiali: argilla, calchi in gesso, cera, calchi in silicone, fusione in bronzo a cera persa e il marmo.
Dopo aver ottenuto la laurea di primo livello ho deciso di prendere un anno per riflettere sulle scelte future; sono rimasta a Firenze dove ho collaborato con La Scuola di Cinema Anna Magnani con sede a Prato. Sotto la supervisione del presidente della scuola, Massimo Smuraglia, mi sono dedicata alla realizzazione di scenografie e oggetti di scena.
L’anno successivo mi sono trasferita a Venezia per frequentare il Biennio di Secondo livello in Pittura, presso l’Accademia di Belle Arti. Durante quegli anni ho iniziato a impostare la tecnica e a lavorare con i materiali che utilizzo tuttora. Alla fine di questo percorso, mi sono trasferita a Leicester, in Inghilterra, dove ho intrapreso un dottorato di ricerca presso De Montfort University. Durante quegli anni mi sono formata come ricercatrice e artista e il mio percorso artistico ha compiuto un notevole passo in avanti.

 

Come hai scoperto il tuo medium e perché lo hai scelto?
Con la pittura è stato un amore a prima vista e passare dal disegno alla pittura è stata una scelta naturale. Le infinite possibilità espressive della pittura ad olio, la mescolanza dei colori sulla tavolozza e la loro disposizione sulla superficie sulla quale si dipinge posseggono una magia che non sono mai riuscita a spiegare a parole. La pittura è come un processo alchemico attraverso il quale del semplice materiale diventa un qualcosa che è in grado di esprimere un modo di sentire e di stare al mondo, e di veicolare quel sentimento ben al di là del limite fisico del dipinto.

 

Puoi parlarci del tuo processo? Come nasce una tua opera? Quanto tempo impieghi per fare un lavoro e quando sai che è finito?
Un mio dipinto può nascere in tanti modi diversi. Posso trarre ispirazione da qualcosa nel mondo circostante che mi incuriosisce, come ad esempio un colore, un riflesso di luce su una superficie o una parola; ma anche da i miei stessi dipinti. Quando dipingo, lo faccio per tutto il giorno, così quando vado a dormire e chiudo gli occhi, mi si presentano frammenti di immagini del dipinto al quale sto lavorando, e proprio quei frammenti si trasformano, creando nuove possibilità per dipinti futuri, come ad esempio diversi accostamenti di colore e altre forme. Questo avviene anche durante la meditazione, nella quale mi si presentano nuovi effetti di colore e forme alle quali non avevo pensato prima a livello conscio. Adoro quando mi succede, quei momenti sono come come un’epifania, alla quale ho l’onore e il privilegio di assistere.
Il tempo di realizzazione di un dipinto varia molto in base alle dimensioni e al fatto di riuscire a entrare nel flow che mi consente di concentrarmi pienamente nel processo pittorico. Ho impiegato due mesi a realizzare Somatic Landscapes no. 2, il dipinto che mi ha fatto vincere la prima edizione di Prisma Art Prize.

 

 

Quali sono le tematiche che affronti maggiormente nei tuoi lavori?
Negli ultimi quattro anni, ho lavorato sul rapporto tra mente e corpo, in particolar modo su come la mancanza di questo equilibrio sia in grado di far sviluppare dei veri e propri disturbi fisici, come le malattie psicosomatiche. Questa tematica è stata al centro del mio dottorato di ricerca, nel quale ho sviluppato un metodo creativo attraverso il quale riflettere, visualizzare e comunicare esperienze di disturbi psicosomatici in un gruppo di giovani donne che ho intervistato personalmente.
Al momento, sto iniziando un’altra ricerca, nella quale andrò a sviluppare un metodo di lavoro e una serie di opere che si interrogano su cosa la fisica quantistica ci sta svelando sulla natura della realtà, sull’ oggettività e sul ruolo dell’osservatore. In particolar modo, mi sto concentrando sui fenomeni del quantum entanglement e superposition. Per questa nuova ricerca andrò a lavorare con diversi media, unendo la pittura all’olografia analogica e digitale, scultura 3D e l’installazione.

 

Quali sono i tuoi artisti preferiti? A quali ti ispiri?
Seguo il lavoro di vari artisti diversi che operano con diversi media, dalla scultura e installazione alla fotografia e, ovviamente, pittura. La mia ispirazione inoltre proviene da campi che si trovano all’esterno del contesto dell’arte, come ad esempio la collezione storica di cere anatomiche del Museo di Storia Naturale La Specola di Firenze. In pittura, trovo molto interessante il lavoro di Julie Mehretu e Adrian Ghenie, ma seguo anche il lavoro di diversi giovani artisti che lavorano a Berlino, Los Angeles e Madrid, e che non hanno ancora ottenuto il riconoscimento che meritano.

THE ARTIST

Name: Stefania Laccu
Residence: Italy
Occupation: Painter
Website: https://slaccu5.wixsite.com/stefania-laccu
Social: https://www.instagram.com/stefania_laccu

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