Giuliano Sacchero: “Le cancellature, gli sbagli sono parte integrante di tutto il processo di creazione. Senza di essi non potrei andare avanti e ogni errore lo considero sempre un passo avanti nel lavoro.

 

By Marco Crispano

Come e perché hai iniziato il tuo percorso nell’arte?

 

Il mio percorso nell’arte inizia tardi verso i diciotto anni anche se fin da piccolo ho sempre disegnato. Inizia come passaggio dalla scrittura all’immagine. Per me è stato più semplice trovare nel colore ciò che ero, ciò che provavo.

 

 

Come hai scoperto il tuo medium e perchè l’hai scelto?

 

É successo tutto in fretta. Dalla poesia iniziai a disegnare. Penna su carta. Comprai il mio primo cavalletto e i primi cartoni telati. Da lì cominciai a dipingere senza conoscere. Iniziò il mio viaggio nella pittura con i primi esperimenti su cartone. All’epoca lavoravo sui cartelloni pubblicitari che esponevano i giornalai.

 

 

Puoi parlare del tuo processo creativo? Come nasce una tua opera? Quanto tempo impieghi? Quando sai che è finita?

 

Ogni lavoro inizia quasi sempre con la voglia di un colore. Da lì comincia il viaggio. Ogni pennellata ne suggerisce un’altra e così via. Le cancellature, gli sbagli sono parte integrante di tutto il processo di creazione. Senza di essi non potrei andare avanti e ogni errore lo considero sempre un passo avanti nel lavoro. Il caso gioca un ruolo anche molto importante. Una goccia di trementina o di acqua, un filo di cotone o della cenere sulla tela mi suggeriscono forme, linee etc. Tutto gioca a mio favore e sta a me saper vedere, cogliere e catturare qualsiasi cosa possa servire. Il tempo di esecuzione di un’opera non è deciso. A questa domanda non ho risposta. É successo di iniziare e terminare un lavoro in un quarto d’ora come è successo di finirlo dopo un mese. Non posso decidere io. La tela ha il controllo. Quando un quadro è finito? Non lo so mai. Sarebbe tutto più semplice se potessi saperlo. É un qualcosa che si avverte. É un qualcosa che ti dice il quadro. Devi essere bravo a capirlo. Fosse per me continuerei ad aggiungere e togliere forse all’infinito.

 

 

Quali sono i tuoi artisti preferiti? A quali ti ispiri?

 

Ho moltissimi artisti preferiti ma se dovessi considerare il primo grande maestro che mi ha aperto gli occhi è stato sicuramente Giotto. Con lui ho visto cose bellissime. Tantissimi altri grandi artisti internazionali mi hanno insegnato cose importanti che ancora oggi sto cercando di imparare. Da Matisse a Cecily Brown. Francis Bacon e Osvaldo Licini, Picasso, Mirò e arrivando a de Kooning, Hockney, Twombly, Festa e tanti tanti altri. Sono ispirato anche dalle riviste di design. Un altro passaggio decisivo è stato lo studio della pittura Rinascimentale. Non mi ispiro a nessun artista in particolare perché tutto ciò che mi interessa nei vari periodi del mio percorso artistico cerco di catturarlo, di rapirlo, di capirlo e di farlo mio. Cerco di capire perchè un’opera di un grande artista funziona e un’altra no. A me interessa la costruzione di un’armonia che funzioni. In questo periodo mi interessa il colore e il segno nel modo più semplice e visivamente immediato possibile.

 

 

Quali sono le tematiche che affronti nei tuoi lavori?

 

Tanto tempo fa iniziai i miei lavori con in testa le tematiche sociali dell’individuo. Mi interessavo a tutto ciò che c’è di futile nella nostra vita. Mi interessava il superfluo nella nostra vita e dipingevo una società mascherata fatta di superficialità. Ecco, affrontavo le tematiche della superficialità che alberga nell’essere umano. Poi mi sono interessato al surreale, fino ad arrivare a non affrontare più tematiche sociali. Iniziai ad approfondire i miei discorsi interiori per arrivare a dedicarmi intensamente alla figura umana, alla sperimentazione e semplificazione del segno e alla sintesi della forma.

L’ARTISTA

Nome: Giuliano Sacchero
Residenza: Italia
Occupazione: Pittore
Website: https://sites.google.com/site/giulianosacchero/
Social: https://www.instagram.com/giuliano.sacchero/

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